domenica 25 giugno 2023

La popolazione in Italia. Un problema prioritario, dati statistici.

 



Il 1964 ha segnato la fine del baby boom.
I nati furono oltre un milione. Da allora il numero di nascite ha continuato a diminuire; con la crisi del 2008 la tendenza ha subito una ulteriore accelerazione. Le nascite nel 2021 sono state poco piu' di 400 mila, grazie anche anche ai 54 mila nati da cittadini stranieri.
I problemi  che la pubblica amministrazione deve affrontare sono enormi.
In questo e nei prossimi blog saranno date: delle indicazioni statistiche del problema, delle indicazioni sulle conseguenze sulla sanita', sulla educazione, sulla economia e sulla finanza.
Affrontare il problema come un problema di asili e sulla necessita' di invertire l'andamento e' riduttivo e sbagliato.
Il problema e' in essere da oltre 70 anni e sicuramente procedera' per almeno altri 40 anni.
Occorre trovare soluzioni innovative e che siano perseguibili per lungo tempo.

Nel grafico sopra e' indicata la popolazione residente.
La curva in nero ripartisce la popolazione con un numero di nascite costante nel tempo.
Si osservi come l'eccesso di nascite del baby boom comincia gia' a raggiungere l'eta' della pensione, ma il grosso del baby boom ancora lavora. 
Abbiamo un eccesso di lavoratori rispetto alle altre due fasce, quella dell'educazione e quella della pensione. Questo non puo' che avere un effetto positivo sui coni economici della nazione.
Si tenga anche conto che la maggior parte dei  costi della sanita' sono concentrati nell'eta' senile.
Ci sia avvia quindi verso una situazione in cui quasi un milione di cittadini raggiungera' l'eta' della pensione e solo 600 mila giovani si avvicinano all'eta' lavorativa.

La situazione e' anche peggiore: negli ultimi 20 anni si e' avuto un flusso netto di migrazione notevole.
Su 59 milioni di residenti 5 milioni sono stranieri.
Nella fascia di eta' tra i 32 ed i 42 anni gli stranieri costituiscono il 20 % della popolazione.
Gli immigrati non sono dottori come in Inghilterra dove vi e' un gran numero di medici indiani o pachistani ma persone poco qualificate, la stragrande maggioranza lavora sia pure in nero o in attività marginale ed a scarsa produttivita'.
Il flusso migratorio fa si che apparentemente la riduzione della popolazione sia solo del tre per mille.
Se non si tiene conto dei flussi migratori non si ha un quadro chiaro della situazione,

Un altro aspetto importante e' la ripartizione della riduzione della popolazione sia geograficamente sia rispetto alle dimensioni dei centri urbani.

Nella figura sono rappresentati gli otto mila comuni in relazione alla variazione di popolazione negli ultimi 10 anni.
In rosso i comuni che perdono abitanti, in giallo i comuni con modesta variazione, in verde quelli in crescita ed i blu le poche citta' dove la popolazione decisamente cresce.
Si nota subito come il problema interessi principalmente il sud del paese.
In Lombardia, Emilia Romagna si ha una modesta crescita, dovuta ai movimenti migratori.
Roma e Milano hanno una buona crescita.



Un aspetto molto importante e' la variazione della popolazione in funzione della dimensione del centro.
Molte cittadine al di sotto di 10 mila abitanti hanno avuto riduzioni della popolazione anche oltre il 10 percento, Variazioni cosi grandi rendono difficile garantire un adeguato servizio sanitario ed una adeguata istruzione e mettono a dura prova i bilanci comunali.





lunedì 5 giugno 2023

L'Italia nella trappola della poverta'

 Questa sera ai telegiornali hanno pubblicizzato le nuove emissioni del tesoro che sono praticamente al 4 % per ben 4 anni. Cio' vuol dire che il nuovo ciclo economico si sta mettendo veramente male per l'Italia.
L'attuale buona prestazione e' dovuta al PNRR ed e' quindi uno sviluppo che non puo' durare nel tempo, in quanto legato non alla capacita' di sviluppo ma alla iniezione di capitali.

La trappola delle poverta' scatta quando si pagano interessi piu' alti del proprio tasso di sviluppo.
Nel 1993 l'Italia era cascata in una trappola ancora piu' profonda: era stata costretta ad emettere titoli di stato trentennali al 9.25 %.
Adesso la situazione e' migliore, ma per niente felice.
Un tasso di interesse del 4 % per la Stato impone le societa' industriali e commerciali di pagare un tasso anche maggiore e poche societa' possono essere sicure di aver poi un rendimento maggiore.
Si avra' pertanto un grosso freno allo sviluppo.
Anche i mercati finanziari ne soffriranno.

Lo sviluppo delle industrie e' legato agli investimenti.
In genere le societa' piu' innovative, quelle che crescono di piu', ricorrono a prestiti per finanziari gli investimenti, ma devono essere certi di avere un ritorno dagli investimenti maggiore del tasso di interesse richiesto.
Chi puo' essere certo di avere un rendimento maggiore di quello offerto dallo stato che in serie difficolta' con il deficit ed i debiti accumulati offre tassi di interesse assurdi?
Lo stato strangola lo sviluppo

Lo sviluppo del solare

 Il programma tedesco 100 mila tetti solari del 1999 aveva un predecessore nel 1991.
Il programma ebbe successo, i costi da allora ad oggi sono scesi di oltre un fattore 30.
Adesso le fabbriche riescono a costruire pannelli per 0.2 €/watt.
L'elettronica non ha avuto altrettanto successo, tuttavia fra elettronica e pannelli il prezzo alla fabbrica e' inferiore a 0.5 €/watt.
Il progresso maggiore tuttavia e' legato all'uso del silicio monocristallino, che consente di avere un buon rendimento anche con cielo coperto.
Con cielo coperto il rendimento dei pannelli con silicio monocristallino e' praticamente doppio rispetto alle altre tecnologie. Cio' e' importante nei paesi nordici.

Il grafico sotto mostra in giallo l'energia prodotta da impianti solari in vari paesi.

Con eccezione dell'Autralia e dell'Olanda nessuna nazione produce piu' di un MWh per anno per persona. I dati sono presi dal sito The conversation , che mi sembra affidabile.
Molto deludente la posizione dell'Italia.
Ecco alcuni dati per avere un riferimento per la comprensione del grafico.
Il consume pro-capite in Europa e' di 5.4 MWh per anno, in America praticamente il doppio, in Italia l'otto per cento in memo.
Si e' quindi lontani a coprire il fabbisogno energetico con le energie rinnovabili.
Occorre anche tenere presente che il consumo domestico di energia elettrica e' il 38 % del consumo totali, essendo la maggior parte, 62 %, utilizzata per uso industriale e per uso commerciale.

Con molta facilita' potrebbe essere fatto molto di piu' per aumentare l'uso del solare.
Ecco un tetto solare in Inghilterra, Hayling Island.


L'impianto e' molto piccolo, solo 8 pannelli per un totale di 16 metri quadri, tuttavia produce oltre 2.8 MWh per anno, Quindi ben 10 volte di piu' di quanto prodottopro-capite attualmente in UK.
Basterebbe imporre che tutte le nuove licenze edilizie comportino l'installazione di tetti solari.
 pro-capite Piu' che sufficiente per coprire il fabbisogno domestico nei mesi da febbraio ad ottobre con batterie di back-up di 6.5 KWh.
Occorre tenere presente che le ore di sole ad Hayling Island, sud di Inghilterra, sono 1200 per anno contro le 3000 ore per anno di Catania.
Con l'uso di silicio monocristallino l'impiato produce anche con cielo coperto.

Cosa fare per ridurre l'uso di combustibili fossili.
Tutte le nuove licenze edilizie devono imporre l'installazione di tetti solari.
Tutte le case isolate devono pagare una sovrapprezzo se non hanno un impianto solare.
In Italia dopo la nazionalizzazione del sistema energetico Enel fu costretta per legge a fornire energia alla rete, adesso la situazione potrebbe essere invertita, le case rurali devono fornire energia alla rete.
Avere regolamenti rigorosi per cio' che riguarda la responsabilita' del futuro smantellamento dell'impianto.

Alcune considerazioni finali.
- un impianto deve necessariamente avere delle batterie di back-up che di fatto raddoppiano il costo dell'impianto. Lo sviluppo di impianti centralizzati potrebbe ridurre i costi.
- il costi di installazione per l'utente sono molto piu' alti dei costi alla fabbrica.
Gran parte dei grandi margini vanno all'installatore ed in minor parte al grossista.
La situazione andrebbe corretta
- le ore di sole nei paesi nordici durante l'inverno si riducono molto. Ad Oxford d'inverno le ore di sole si riducono a 56 ore al mese, invece d'estate si hanno ben 215 ore di sole. Per confronto a Catania si hanno rispettivamente 111 e 315 ore. E' quindi impossibile progettare in modo ottimale un impianto: se produce quanto basta d'inverno, d'estate si avra' una produzione in eccesso di almeno un fattore tre.
Lo storage di lungo periodo e' possibile solo con impianti idroelettrici come quello dell'Anapo, ma sono troppo costosi.




domenica 28 maggio 2023

I ministri tavernari

 Era questo il titolo di un editoriale della seconda meta' degli 70 del Corriere della Sera.
Circolavano in quel periodo i mini assegni.
Le banche si arrangiavano come potevano per supplire al fatto che la zecca non riusciva a far fronte alle richieste, perche' le innovazioni antifalsificazione apportate avevano allungato i tempi di lavorazione.
Alla zecca lavoravano, ad un solo turno, circa 50 persone.
Occorreva introdurre un secondo turno.

Secondo l'editorialista i ministri dell'epoca non sarebbero  stati in grado di gestire un'osteria.
La circolazione degli assegni duro' infatti piu' di due anni.
La cosa stranamente mi divertiva, perche' ST, nello stesso periodo, passava all'orario continuativo, cioe' introduceva il turno di notte, non solo ad Agrate, Milano, ma anche a Catania.


Quarantacinque anni dopo siamo nella stessa situazione, questa volta per il rinnovo dei passaporti.
La richiesta e' aumentata da 1.8 milioni di nuovi passaporti per anno del periodo pre pandemia a, forse,  tre milioni di adesso.
La procedura per il il rinnovo e' semplice:
- compilazione di un modulo
- fotocopia della carta di identita'
- versamento di 42.50 € al Ministero dell'Economia e Finanze
- acquisto di una marca da bollo di 73.50 €
- eventuale pagamento al portalettere di 8.20 € per la consegna a domicilio.

La difficolta' consiste nel fatto che, per avere l'appuntamento alla questura per la consegna dei documenti, i tempi di attesa superano i quattro mesi praticamente in tutta Italia.
La procedura e' praticamente immutata da oltre 20 anni.
Se gestita da un privato la procedura, con un fatturato di 200~300 M€ per anno, darebbe luogo ad un grosso profitto ed a molte innovazioni.
Il tempo di acquisizione dei dati ed impronta digitale e di meno di 10 minuti ma potrebbe essere grandemente ridotta.
Tutti i dati richiesti sono infatti disponibili presso la pubblica amministrazione.
Non si capisce inoltre perche' vi debbano essere tre diverse forme di pagamento e perche' chi riceve le richiesta non possa ricevere il dovuto.
Ormai tutti riescono ad eseguire transazioni finanziarie in maniera digitale.
Anche l'acqisizione delle foto potrebbe essere semplificata.
Alla palestra del paesino dove vivo rilasciano il badge con la foto fatta con una camera collegata al PC.
A Shangai si pagano i mezzi di trasporto con il riconoscimento facciale.
La digitalizzazione della foto 35x40 non fa molto senso, dovrebbe essere trasferito il file digitale.
Non capisco poi la distruzione delle impronte digitali, fatta dopo l'acquisizione.
La stampa delle 48 pagine del passaporto di cui due personalizzate non dovrebbe essere un problema, visto che il formato e' unificato per tutta l'Europa.
Molte altre semplificazione sono possibili. Parte del lavoro potrebbe essere svolto dalle tabaccherie.
Oltre ai costi sopportati dalla pubblica amministrazione vi e' da considerare il tempo fatto perdere al cittadino.
In una societa' moderna e' essenziale che la pubblica amministrazione segua il progresso tecnologico e si ponga l'obiettivo di migliorare il servizio che offre.
La pubblica amministrazione e' un freno molto forte allo sviluppo dell'Italia.
Non e' comunque solo l'Italia che fallisce i propri obiettivi, in Inghilterra il servizio sanitario tiene in attesa di interventi chirurgici decina di migliaia di pazienti oltre due anni.

lunedì 8 maggio 2023

S&P: 70 anni di storia ed i cambiamenti attuali

 


Il grafico sopra mostra l'andamento settimanale di S&P, l'indice di borsa piu' significativo dell'andamento dell'economia americana e per molti aspetti anche di quella italiana.
L'andamento generale e' crescente con un ritmo piuttosto elevato.
Infatti nei 70 anni si assiste a ben 7 raddoppi dell'indice, uno ogni 10 anni, cioe' il 7 % di incremento per anno. Una crescita che ha riscontro solo in pochissimi altri settori, come la microelettronica, l'industria farmaceutica e le attivita' legate alla ricerca.
La capitalizzazione delle prime 10 societa' dell'indice e' di oltre 9 mila miliardi di dollari, ma ancora piu' interessante e' notare che ben sette appartengono al settore  tecnologico.
Nell'ordine di qualche giorno fa per capitalizzazione:
Apple, Microsoft, Google, Amazon, Tesla, Tesla, Nvidia, Facebook.
Le immagini dei loro fondatori sono note a molti.
Le altre tre societa' sono Visa al decimo posto, Exxon all'ottavo, e Berkshire (W. Buffet) al quinto.

In 70 anni molto e' cambiato.
Io mi spostavo da Palazzolo a Siracusa per avere l'opportunita di una istruzione migliore.
Si era in pieno miracolo economico e mio zio, presso cui ero ospite, si chiedeva perche' i miei genitori non approfittassero delle opportunita' offerte da Siracusa. 
Il numero del telefono di casa a Palazzolo era 61 e ci si collegava a delle ragazze al centralino.

Ma il miracolo economico fini' con le primi crisi degli anni 60.
Dal 1954 a prima della crisi del 1974 si contano ben 5 crisi minori.
In ST, allora SGS Fairchild, la crisi era evidente: prima erano finite le visite mattutine di Virgilio Floriani e poi quelle molto piu' rade, ma piu' appariscenti, di Roberto Olivetti.
Nel 1972 cambio' nome e gestione, solo 30 anni dopo dai verbali dei Consigli di Amministrazione della societa' ho potuto capire lo svolgimento degli eventi.

Negli anni 70 le dogane imperversano, per sfruttare le innovazioni conseguite l'unica soluzione era quella di creare societa' all'estero, vedi Lo sviluppo delle societa' industriali

Con la crisi petrolifera del 1974 si entra in un periodo di stagnazione che dura circa 10 anni.
Ma vengono introdotti notevoli innovazioni.
Quella piu' rilevante e' la formazione in Cina delle zone di libero scambio e l'inizio dell'integrazione europea. La globalizzazione e' in pieno sviluppo.
Dal 1980 al 2000 si ha periodo di rapidissima crescita senza crisi.

Nel 2000 inizia un periodo di crisi, concluso  con la crisi finanziaria del 2008, iniziata con il fallimento di Lehman Brother.
Dopo questo periodo di oltre 10 anni di crisi inizia una ripresa con una crescita ancora piu' rapida di quella del periodo precedente, ma molte cose cambiano.
Il primo cambiamento di grande rilievo e' lo sviluppo della tecnica del fracking che rapidamente cambia radicalmente il mercato dell'energia. Gli Stati Uniti da paese importatore diventano paese esportatore, il prezzo del gas crolla e comincia a soppiantare il carbone con grande vantaggio per l'ambiente.
La sesta e la settima flotta di fatto non servono piu', gli Stati Uniti non hanno bisogno di difendere le rotte del petrolio.
Prendono piede vari nazionalismo, nel 2016 si ha il Brexit,nel 2017 inizia la presidenza di Trump.
Alla globalisation si sostituisce la guerra commerciale America-Cina che coinvolge anche l'Europa.
La frammentazione prende piede.
Il Covid crea le condizioni di una rapida ripresa della domanda, che adesso non e' piu' ben bilanciata dall'offerta, per cui al posto dalla ripresa si ha inflazione.
Per l'Europa le cose vanno anche peggio a causa della guerra in Ucraina e della conseguente  crisi energetica, che di fatto interessa solo l'Europa..

La Cina vara varie iniziative: Global Civilization Initiative, Global Security Initiative, Global Development Initiative per modernizzare il mondo.
Nel frattempo si prepara con 10 portaerei, forse per restituire la visita di 200 anni dell'ammiraglio inglese Elliott durante la guerra dell'oppio, che i cinesi ancora ricordano.

Il meglio che si puo' sperare e' che i prossimi 10 anni siano simili agli anni 70.




Il grafico sopra mostra il progresso a due anni.
Si noti come dal 1984 al 2000 vi e' sempre crescita anche notevole e come l'andamento attuale sia tendenzialmente il peggiore dei 70 anni considerati.
Ci si augura che i vari governatori delle banche centrali ed i vari governi riescano a stabilizzare la difficile situazione.
In passato abbiamo avuto Jerome Powell, Angela , Merkel e Mario Draghi che sono riusciti a tenere bene il controllo dell'economia.
Speriamo che i loro successori in grado di gestire la nuova situazione..


domenica 16 aprile 2023

Confronto mortalita' 2022 e 2019

L'Istat ha appena pubblicato la mortalita' per sesso e per fascia di eta'.
Avevo sperato che comparisse l'effetto della costante riduzione della mortalita',.
Ogni anno dal 1974 al 2019 la riduzione della mortalita' e' stata del 4 % per anno ed aggiunge tre mesi alla vita media degli italiani.
Invece la vita media per gli uomini e' stata nel 2022  piu' bassa rispetto al 2019 sia pure di poco: 81.56 anni nel 2019 e 80.98 anni nel 2022. Quindi oltre mezzo anno in meno.
Questo per tutti gli italiani.


Praticamente per ogni eta', sia per gli uomini che per le donne, la mortalita' nel 2022, curva verde, risulta piu' alta che nel 2019.
Per apprezzare meglio il dato facciamo il rapporto delle mortalita'.

La mortalita' quindi invece di ridursi nel tre anni del 12% e' aumentata del 7%.
Cio' vale anche per le donne.
Nella fascia di eta' fra gli ottanta ed i novanta anni, quando la mortalità e' significativa, il peggioramento e' anche maggiore.
Il Covid sembra acqua passata, tuttavia nel 2022 ha fatto registrare 46700 decessi.
Ed e' al al quarto posto dopo le malattie respiratorie, precedendo di poco le malattie del sistema endocrino, 45 mila decessi. I decessi totali sono stati  713500.
Molti attribuiscono il peggioramento al caldo dell'estate del 2022.
Credo invece che sia dovuto ad un reale peggioramento della salute degli italiani dovuto alla ridotta attenzione per via della ridotta disponibilita' del sistema sanitario, distolto dall'emergenza Covid.

sabato 11 marzo 2023

Obesity. La cura in vista.

 


L'obesita' e' una malattia epigenetica, cioe' e' una condizione in grado di modificare il patrimonio genetico, quindi di essere trasmessa alla prole.
Se entrambi i genitori sono grassi, i figli hanno l'80% di probabilita' di esserlo.

La diagnosi e' molto semplice.
Secondo  Harward Medical Centre, se facendo dieta ed esercizio fisico non si riesce a perdere peso si e' obesi: cioe' il grasso ha già prodotto profonde modifiche nel sistema metabolico.
Il criterio non va preso alla lettera, ma sta ad indicare che il grasso tende a rimanere anche in caso di dieta con minori calorie di quante se ne consumano. L'organismo finisce per consumare  tessuto muscolare, i grassi tendono a diventare sarcopenici.
Gli ormoni segreti dal grasso hanno vari effetti negativi: producono infiammazione, riducono la sensibilita' dei recettori del senso di sazieta' e provocano l'insorgenza del diabete di tipo 2.
L'infiammazione riduce l'abilita' dell'organismo di combattere varie forme di cancro.
Ogni 4 chili di troppo oltre il limite del sovrappeso fanno perdere in media un anno di vita.

Oltre all'effetto infiammatorio il grasso ha un altro effetto negativo: si deposita attorno agli organi vitali ed influenza negativamente il sistema cardio circolatorio.
Sia la frequenza che la gittata cardiaca sono influenzate dalla respirazione, durante la ispirazione la frequenza cardiaca aumenta per poi rallentare durante la espirazione. L'aumento della durata del tempo di riposo porta ad una riduzione della pressione ed ad un aumento della gittata cardiaca.
https://giuseppeferla.blogspot.com/2021/09/effetti-della-respirazione-sul-ciclo.html
Il grasso riduce queste modulazione influenza negativamente la salute del sistema cardio circolatorio e l'accoppiamento fra la circolazione sanguigna e quella linfatica.

La cura del diabete ha portato recentemente, 2017, una ditta danese, la Novo Nordisk a sviluppare una molecola in grado di bloccare la catena che inibisce l'assimilizione degli zuccheri opponendosi agli ormoni emessi dal grasso, la semiglutide un antagonista dei ricettori GLP-1.
Il medicinale commercializzato con il nome Ozempic ha un effetto secondario fa perdere ad almeno un terzo dei pazienti oltre il 10 % del peso in 40 settimane.

Sono state sviluppate altre molecole e ridotto il dosaggio ed altre ditte partecipano alla ricerca.
Eli Lilly spera di aver approvato entro l'annola tirzepatide, nome commerciale Mounjaro..
Oltre ad Ozempic la Novo Nordisk commercializza la Wegovy, una versione di Ozempic piu' idonea a combattere l'obesita'.

NHS e gli enti regolatori inglesi hanno approvato l'uso di Wegovy per le persone con problemi di peso.
Molti altri enti ne seguiranno l'esempio.

Aspettativa di vita in Inghilterra: British and short

The Economist dedica la copertina   del'11 marzo2023 al problema della mortalita' in Inghilterra.
Life expectancy: Nasty, British and short
Per chi avesse difficolta' ad accedere ecco lo stesso articolo dal mio archivio.
Why did 250000 Britons die sooner than expected?

Gli inglesi muoino circa due anni prima del resto degli europei.


Il problema e' vecchio di 40 anni, ma si e' aggravato negli ultimi anni.
La stima di The Economist e' che, anche a prendere come riferimento l'andamento della mortalita' fino al 2010, l'attuale andamento ha causato da 250 mila a 700 mila decessi in piu'.
Il problema e' anche piu' grave se si considerano le fasce povere.
A New Cross Gate, a dieci chilometri dal centro di Londra l'aspettativa di vita e' di soli 74 anni, mentre a Kensington e' di ben 92 anni. Ma il problema e' generalizzato, ecco dei dati piu' estesi.

Le cause dell'eccesso di mortalita' sono parecchie ed il problema e' destinato ad aggravarsi a cause delle lunghe lista di attesa.

La tempestivita' della cura e' essenziale.
In un articolo del 2017 su The Lancet la mortalita' delle persone  ricoverate nel fine settimana risulta il 20% superiore a quelle ricoverate durante la settimana.
Mortality risks

Ritengo che NHS, il sistema sanitario inglese abbia anche altri due problemi:
- l'eccesso di burocratizzazione
- la mancanza di responsabilita' dei medici dell'assistenza primaria.

Ad Hayling Island, un'isola di 30 Kmq con 18 mila abitanti, separata dall'Inghilterra da un ponte di 700 m, (c'e' anche un guado romano), i 12 o piu' medici il venerdì sera chiudono baracca e burattini e fini a lunedi mattino, chi si e' visto si e' visto.

giovedì 2 febbraio 2023

Fine dell'invecchiamento.

 Non proprio, ma quasi.
Nel numero del 13 gennaio 2023 la rivista Science riporta i risultati di due gruppi indipendenti di ricercatori, uno dell'universita' di Harvard ed uno di una piccola start-up americana sull'argomento.
Gli esseri sopposti alla prova non sono uomini, ma topi.


Il topo sottoposto alla cura e' quello di sinistra.
Sembra piu' in salute.
In media i topi sottoposti alla cura sono vissuti 9 settimane in piu'.
Non molto, ma i topi vivono 100~150 settimane.
La base delle prove e' la stessa usata da Shinya Yamanaka per ottenere celle staminali da celle comuni, lavoro riconosciuto nel 2012 con il premio Nobel per la medicina
Gli esperimenti hanno suscitato molti interventi polemici.

Credo che i due lavori dovrebbero avere una migliore accoglienza.
Del resto sono al livello di trial clinico delle cure per invertire il decorso di una malattia come la sclerosi multipla.

Per capire il futuro che ci aspetta rimando al bel libro del professore Bruno Ricco' di Bologna:
Naufragio con vista.

domenica 29 gennaio 2023

Il valore della leadership: ST 2022

Nel cuore dell'impero, Agrate, 2015, alle spalle il reparto R&D.
Pino Ferla con Papamarenghi, una vecchia conoscenza degli inizi della folgorante carriera di Pasquale Pistorio.

Lo scorso giovedì, 25 gennaio 2023, ha annunciato i risultati del 2022.
Impressionanti. ST e' ritornata ad essere una stella nel firmamento dei semiconduttori.
ST e' nuovamente la societa' europea con il fatturato maggiore rispetto alle concorrenti, Infineon (ex Siemens) e NXP (ex Philips).
Il fatturato per 2022 e' stato di 15.26 B$ con un utile di 3.96 B$.
Gli investimenti sono stati 3.52 B$.
Il valore della societa' (Total assets) e' di 13.8 B$, in notevole recupero rispetto al minimo di 7.1 B$ del 2015. 
La valutazione di mercato (capitalization) e' di ben 48 B$.
Secondo Morningstar il "fair value" e' ben 59 B$ oltre un milione di dollari per dipendente.
Chi lavora in ST puo' essere contento che il proprio lavoro nella grande squadra  e' ben apprezzato.
Il contributo maggiore al successo ottenuto e' quello del gruppo chiamato ADG (Automotive Discrete Group) che fa capo a Mario Monti dal 2016, l'attivita' di ricerca e' diretta da Salvo Coffa.
Il gruppo comprende l'attivita' Discrete e quella Automotive
L'attivita' Discrete e' stata da sempre prerogativa di Catania.
La divisione in gruppi di attivita' risale all'ing P. Pistorio.
L'ing Salvatore Castorina ha diretto il gruppo dal 1981 al 2004
A lui e' succeduto il dott Carmelo Papa aggiungendo all'attivita' Discrete quello di altri gruppi come Micro e Sensori, con vari cambiamenti organizzativi nel corso degli anni, fino al 2015.
Nel 2016 Marco Monti, gia' responsabile di Automotive dal 2012, ha assunto sia la responsabilità' dei Discrete che quella di Automotive. Edoardo Merli ha la responsabilita' dei Discrete.
Va precisato tuttavia che a Catania vi sono attivita' di progettazione, praticamente per tutti di ST.

ST ha avuto un lungo periodo con problemi, ma adesso con il nuovo (dal maggio 2018) CEO Jean-Marc Chery ST sta andando come agli inizi.

Ogni punto rappresenta un trimestre. Molto interessanti i tre grandi balzi in rosso (P. Pistorio) che in cinque anni hanno aumentato il valore della società' di ben 16 volte.
Chiaramente l'ultimo balzo e' stato in parte causato dalla bolla tecnologica del 2000.
Pistorio ha poi chiuso i dieci con un incremento di un fattore 4, veramente considerevole.
La mie congratulazioni ai colleghi che ancora sono lavoro ed alla direzione che sta dando tanto valore alla loro attivita'.

Un annual report degno di nota.








 

martedì 17 gennaio 2023

Petrolio ed obbligazioni ENI

 

L'immagine sopra e' dal sito di Unicredit.

L'ENI sta emettendo obbligazioni per uno o due miliardi di euro, a secondo della richiesta.
Il tasso di interesse previsto e' del 4%, ma potrebbe essere piu' alto a secondo dei risultati.
La durata e' di 5 anni.
La crisi energetica attuale ha messo in evidenza quanto sia sensibile l'economia, specialmente quella europea, alle forniture energetiche.
Eni e' la 18esima azienda petrolifera al mondo e continua ad aumentare il suo impegno nel settore. Adesso annuncia una svolta verde. Infatti il rendimento delle obbligazioni e' legato proprio al programma ecologico.

Eni ha chiuso i primi nove mesi dello scorso anno con un utile di 13.26 B€ contro i meno di 6 B€ del 2021. Per chi sottoscrive le obbligazioni non vi e' nessun rischio, ENI oltre ad essere molto solida ed in crescita costante, da decenni distribuisce dividendi molto generosi, circa il 6 %,  circa 3 B€ nel corso dello scorso anno.

Il prezzo del petrolio.

Il grafico va dal 2007 ad oggi, con un minimo del prezzo a 20$ nel pieno della crisi del Covid al un massimo di 150 $ nel 2008, poco prima della crisi di Lehman Brothers (il massimo della crisi recente e' stato di 115$, media mensile).
La crisi attuale ha convinto tutte le societa' petrolifere che la loro fine e' ancora lontana.

Il programma ecologico.
I vari programmi, non solo quello di Eni, sono piuttosto modesti.
Forse non si puo' fare di piu'.
I vari programmi mancano di sostanza, incluso quello di Aramco.
ENI punta all'idrogeno verde, cioe' dal solare, e allo sviluppo di un CSS di CO2 nel Mar del Nord.
Ritengo vi sia molto spazio per l'idorgeno blu, cioe' da idrocarburi.
Ma e' necessario che le societa' coinvolte cooperino. Facendo ognuna per se no fanno molta strada


domenica 15 gennaio 2023

H index nelle varie discipline

 H-index e citazioni dipendono dalla disciplina e dai cluster di attivita' in cui ogni disciplina si divide.
Una prima considerazione e' che h-index dipende dal rango con una distribuzione esponenziale, tipo la distribuzione di Maxwell per la velocita' delle molecole nell'aria.


Riportando il rango in scala logaritmica (in questo caso con base 2) si ottiene una retta per tutte le discipline fino all'indice di taglio, 40, dove di fatto il dato comincia ad avere l'errore  dei ricercatori non censiti. Altra osservazione e' che e' che prendendo anche un sottoinsieme come i ricercatori italiani, questo risulta congruente con i dati di tutto il mondo.


La relazione quadratica tra h-index e citazioni deriva dalla tessa definizione di h-index e dal fatto che per ogni ricercatore la distribuzione delle citazioni segue una distribuzione di Pareto.

Per stabilire la equivalenza tra le varie discipline assumiamo che la distribuzione di capacita' individuali sia la stessa in tutte le discipline. Quindi assumiamo che medici, fisici, biologi, ingegneri e matematici abbiamo la stessa capacità' di far avanzare la propria disciplina.
E' un'ipotesi un po' grossolano. ma accettabile.
In base a questa ipotesi la pendenza dell'h-index deve essere ugule per tutte le discipline.
Assumiamo come riferimento i biologi, che hanno il maggior numero di ricercatori censiti.
Per far coincidere le curve dobbiamo alterare sia la scala verticale, h-index che quella orizzontale, numerosita' della popolazione.


L'allineamento e' stato fatto per h-index 75 e 150.
Seguendo la stessa procedura per citazioni si ha il grafico seguente, ovviamente mantenendo gli stessi rapporti di prima per la popolazione.

L'allineamento e' stato fatto a 25 mila citazioni.Ecco le equivalenze tra le varie discipline.


In conclusione.
Un h-index di 30 in matematica equivale a ben 63 in biologia, 10 mila citazioni in ingegneria equivalgono a 16 mila in biologia.
Medicina e biologia sono equivalenti.








sabato 7 gennaio 2023

The end of magical thinking: Brexit

 Brexit in Inghilterra e' un termine politicamente scorretto. Neanche The Economist, dichiaratamente contro il Brexit, ha il coraggio di usarlo in copertina.


Usa invece il termine: The end of the magical thinking e l'immagine riportata sopra.
https://www.economist.com/leaders/2023/01/05/a-realistic-path-to-a-better-relationship-between-britain-and-the-eu
Il link sopra porta ad un sommario, che credo sia disponibile anche ai non abbonati, che appare nell'edizione del 7 gennaio.
Vi e' anche un altro articolo con molti dati economici.   
Riporto invece dei dati piu' semplici che ho cercato e calcolato da me.

Al momento l'economia inglese sembra al collasso.
A parte le difficolta' di NHS, vi sono problemi anche piu' banali ma di grande impatto.
Si ha difficolta' a trovare anche le pillole per il controllo della pressione, prescritte a ben 5 milioni di inglesi. La mia prescrizione non arriva da 10 giorni.
E' prevista, almeno secondo The Guardian, un'altra crisi alla frontiera con la Francia, con code di oltre due giorni.

I problemi piu' gravi ed immediati sono
- la serie infinita di scioperi in tutti i settori,
- l'inflazione all'11 %
- il cambio precipitato sia rispetto al dollaro che rispetto all'euro,


Il cambio e' uno strumento finanziario infame: rende tutta la nazione piu' povera senza che la maggioranza di cittadini se ne renda conto.

Molti altri parametri economici sono fortemente negativi, fra questi le esportazioni e gli investimenti.
L'Inghilterra fino al 2014 aveva una crescita maggiore di tutti i paesi europei, adesso non piu'
Ma al momento i ricavi dalle vendite dei prodotti petroliferi del mar del Nord mascherano un po' al triste situazione.


I dati sono presi da The World Bank.
A partire dal 2014 l'Inghilterra ha una crescita confrontabile a quella dell'Italia.

Alcune considerazioni finali.
L'Inghilterra e' entrata a far parte dell'Unione Europea nel 1973, 14 anni dopo la sua fondazione, ma in realta' e' stata sempre fuori di tutto: dall'ECU, Euro dopo, all'accordo Schengen.
Adesso anche nello spazio vuole fare in proprio.
Non ha mai capito il valore della cooperazione. Incluso il campo della ricerca
Il solo politico di rilievo che ha capito il senso dell'Europa e' Gordon Brown.
Ma per la maggioranza di inglesi il referendum voleva dire soltanto se erano Inglesi o meno.