martedì 17 gennaio 2023

Petrolio ed obbligazioni ENI

 

L'immagine sopra e' dal sito di Unicredit.

L'ENI sta emettendo obbligazioni per uno o due miliardi di euro, a secondo della richiesta.
Il tasso di interesse previsto e' del 4%, ma potrebbe essere piu' alto a secondo dei risultati.
La durata e' di 5 anni.
La crisi energetica attuale ha messo in evidenza quanto sia sensibile l'economia, specialmente quella europea, alle forniture energetiche.
Eni e' la 18esima azienda petrolifera al mondo e continua ad aumentare il suo impegno nel settore. Adesso annuncia una svolta verde. Infatti il rendimento delle obbligazioni e' legato proprio al programma ecologico.

Eni ha chiuso i primi nove mesi dello scorso anno con un utile di 13.26 B€ contro i meno di 6 B€ del 2021. Per chi sottoscrive le obbligazioni non vi e' nessun rischio, ENI oltre ad essere molto solida ed in crescita costante, da decenni distribuisce dividendi molto generosi, circa il 6 %,  circa 3 B€ nel corso dello scorso anno.

Il prezzo del petrolio.

Il grafico va dal 2007 ad oggi, con un minimo del prezzo a 20$ nel pieno della crisi del Covid al un massimo di 150 $ nel 2008, poco prima della crisi di Lehman Brothers (il massimo della crisi recente e' stato di 115$, media mensile).
La crisi attuale ha convinto tutte le societa' petrolifere che la loro fine e' ancora lontana.

Il programma ecologico.
I vari programmi, non solo quello di Eni, sono piuttosto modesti.
Forse non si puo' fare di piu'.
I vari programmi mancano di sostanza, incluso quello di Aramco.
ENI punta all'idrogeno verde, cioe' dal solare, e allo sviluppo di un CSS di CO2 nel Mar del Nord.
Ritengo vi sia molto spazio per l'idorgeno blu, cioe' da idrocarburi.
Ma e' necessario che le societa' coinvolte cooperino. Facendo ognuna per se no fanno molta strada


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