Il grafico sopra mostra l'andamento settimanale di S&P, l'indice di borsa piu' significativo dell'andamento dell'economia americana e per molti aspetti anche di quella italiana.
L'andamento generale e' crescente con un ritmo piuttosto elevato.
Infatti nei 70 anni si assiste a ben 7 raddoppi dell'indice, uno ogni 10 anni, cioe' il 7 % di incremento per anno. Una crescita che ha riscontro solo in pochissimi altri settori, come la microelettronica, l'industria farmaceutica e le attivita' legate alla ricerca.
La capitalizzazione delle prime 10 societa' dell'indice e' di oltre 9 mila miliardi di dollari, ma ancora piu' interessante e' notare che ben sette appartengono al settore tecnologico.
Nell'ordine di qualche giorno fa per capitalizzazione:
Apple, Microsoft, Google, Amazon, Tesla, Tesla, Nvidia, Facebook.
Le immagini dei loro fondatori sono note a molti.
Le altre tre societa' sono Visa al decimo posto, Exxon all'ottavo, e Berkshire (W. Buffet) al quinto.
In 70 anni molto e' cambiato.
Io mi spostavo da Palazzolo a Siracusa per avere l'opportunita di una istruzione migliore.
Si era in pieno miracolo economico e mio zio, presso cui ero ospite, si chiedeva perche' i miei genitori non approfittassero delle opportunita' offerte da Siracusa.
Il numero del telefono di casa a Palazzolo era 61 e ci si collegava a delle ragazze al centralino.
Ma il miracolo economico fini' con le primi crisi degli anni 60.
Dal 1954 a prima della crisi del 1974 si contano ben 5 crisi minori.
In ST, allora SGS Fairchild, la crisi era evidente: prima erano finite le visite mattutine di Virgilio Floriani e poi quelle molto piu' rade, ma piu' appariscenti, di Roberto Olivetti.
Nel 1972 cambio' nome e gestione, solo 30 anni dopo dai verbali dei Consigli di Amministrazione della societa' ho potuto capire lo svolgimento degli eventi.
Con la crisi petrolifera del 1974 si entra in un periodo di stagnazione che dura circa 10 anni.
Ma vengono introdotti notevoli innovazioni.
Quella piu' rilevante e' la formazione in Cina delle zone di libero scambio e l'inizio dell'integrazione europea. La globalizzazione e' in pieno sviluppo.
Dal 1980 al 2000 si ha periodo di rapidissima crescita senza crisi.
Nel 2000 inizia un periodo di crisi, concluso con la crisi finanziaria del 2008, iniziata con il fallimento di Lehman Brother.
Dopo questo periodo di oltre 10 anni di crisi inizia una ripresa con una crescita ancora piu' rapida di quella del periodo precedente, ma molte cose cambiano.
Il primo cambiamento di grande rilievo e' lo sviluppo della tecnica del fracking che rapidamente cambia radicalmente il mercato dell'energia. Gli Stati Uniti da paese importatore diventano paese esportatore, il prezzo del gas crolla e comincia a soppiantare il carbone con grande vantaggio per l'ambiente.
La sesta e la settima flotta di fatto non servono piu', gli Stati Uniti non hanno bisogno di difendere le rotte del petrolio.
Prendono piede vari nazionalismo, nel 2016 si ha il Brexit,nel 2017 inizia la presidenza di Trump.
Alla globalisation si sostituisce la guerra commerciale America-Cina che coinvolge anche l'Europa.
La frammentazione prende piede.
Il Covid crea le condizioni di una rapida ripresa della domanda, che adesso non e' piu' ben bilanciata dall'offerta, per cui al posto dalla ripresa si ha inflazione.
Per l'Europa le cose vanno anche peggio a causa della guerra in Ucraina e della conseguente crisi energetica, che di fatto interessa solo l'Europa..
La Cina vara varie iniziative: Global Civilization Initiative, Global Security Initiative, Global Development Initiative per modernizzare il mondo.
Nel frattempo si prepara con 10 portaerei, forse per restituire la visita di 200 anni dell'ammiraglio inglese Elliott durante la guerra dell'oppio, che i cinesi ancora ricordano.
Il meglio che si puo' sperare e' che i prossimi 10 anni siano simili agli anni 70.
Il grafico sopra mostra il progresso a due anni.
Si noti come dal 1984 al 2000 vi e' sempre crescita anche notevole e come l'andamento attuale sia tendenzialmente il peggiore dei 70 anni considerati.
Ci si augura che i vari governatori delle banche centrali ed i vari governi riescano a stabilizzare la difficile situazione.
In passato abbiamo avuto Jerome Powell, Angela , Merkel e Mario Draghi che sono riusciti a tenere bene il controllo dell'economia.
Speriamo che i loro successori in grado di gestire la nuova situazione..