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lunedì 25 luglio 2022

Il momento magico dei semiconduttori

Mai nella ormai lunga storia l'industria dei semiconduttori ha suscitato tanta attenzione ed interesse.
Per decenni e' cresciuta ad un ritmo doppio dell'industria manifatturiera, costituendo un elemento importante dello sviluppo.
Adesso e' diventata l'anima della societa' moderna, sfidando per il primato il settore dell'energia e quello della salute.
L'industria automobilistica, il settore delle comunicazione, sostenuto dall'Internet delle cose, lo sviluppo delle tecniche di Intelligenza Artificiale, diventata ormai pervasiva, ed il prossimo sviluppo delle applicazioni per la salute sono gli ingredienti per cui tutte le nazioni considerano strategico il settore dei semiconduttori.
Ma cio' avviene anche per motivi impropri: la guerra commerciale ed ideologica con la Cina.
Questa evenienza, insieme alla presente crisi energetica, interrompe sia lo sviluppo naturale del settore che il recupero che era in atto dopo la breve crisi del Covid.
Credo che il grafico che segue dia una buona visione del settore, sicurante molto chiara per chi ha vissuto le varie crisi.

Il grafico confronta l'indice di borsa S&P 500, che dal 1957 segue le 500 societa' americane piu' importanti, e PHLX che segue le 30 societa' del settore semiconduttori ed include anche le societa' che servono il settore producendo attrezzature e software.
Da notare come, dopo la crisi di Lehman Brothers del 2008, il mercato azionario e' cresciuto di un fattore 4, i semiconduttori in12 anni sono cresciuti di un fattore 8.
Altra osservazione riguarda la durata della crisi del 2000: il recupero ha richiesto ben 12 anni,
ma per capire cosa sia successo occorre osservare altri dati.
Forse l'elemento essenziale e' stato la mancanza di quella che gli americani chiamano le "killer application". Nel suo ultimo discorso circa 2003 alla ISSCC, la maggiore conferenza del settore, Andrew Grove, uno dei capi storici di Intel, ipotizzava che sarebbe stato la proteonica, ovvero le applicazioni per la salute. ma di fatto per molti anni e' mancato un vero driver.
L'argomento della crisi attuale merita ulteriori approfondimenti, per il momento segnalo solo:
https://giuseppeferla.blogspot.com/2021/05/pat-gelsinger-empire-strike-back.html
Concludo con un grafico di S&P500 che copre la lunga crisi del 1970.
Siamo forse in vista di una crisi simile?





sabato 8 gennaio 2022

Il primo impiantatore ionico


 Agrate, il primo impiantatore ionico.

Primissimi anni del '70. E' un Linear Acceletotor da 80 kVolt, corrente del fascio <10 microampere.
In primo piano un oscilloscopio e l'elettronica della macchina, sullo sfondo un dewar di azoto liquido per le pompe, il carosello dei wafer ed la parte terminale del fascio.
L'operatore sono io, Pino Ferla, nel 1971 (data dei baffi).

La storia ha un inizio remoto, poco prima del 1968, fine 1967.
Era in sviluppo il transistore del front-end dei tuner telvisivi, quello per l'oscillatore ed diodi per la sintonia, i piu' importanti per la storia dell'impiantatore.
I diodi dovevano avere un ampia variazione di capacità rispetto alla tensione applicata, cioe' dovevano avere una giunzione iperbrusca, difficili da realizzare con le tecniche di diffusione disponibili.
Nello stesso periodo il capo del mio capo, non mi e' mai stato molto chiaro chi fosse, credo Beneteau, ma potrebbe essere stao Cabaret, chiese la caratterizzazione di alcuni campioni di silicio impiantati all'universita' di Udine.