Una misura ovvia del progresso medico è data dalle vite salvate.
Si costruisce la popolazione normalizzata dalla mortalità di un anno considerando andamento negli anni di una coorte di 100 mila persone.
A partire dal 1974 l'ISTAT http://demo.istat.it/tvm2016/index.php?lingua=ita
da' questi dati.
Per cui con la mortalità del 1975 100 mila persone nate ogni anno darebbero luogo ad una popolazione di 7 milioni di persone, nel 2019 a quasi 8.2 milioni di persone.
La differenza da' il numero di vite salvate nei 44 anni di progresso a partire dal 1975 e ciò con solo 100 mila nati per anno.
Fermandoci quindi al 2019, il grafico seguente mostra appunto le vite salvate in relazione alla popolazione, nel periodo dal 1974 al 2019.
Dalla mortalità si ricava la popolazione supponendo che la mortalità non cambi e che ogni anni vi siano una nuova coorte di 100 mila persone.
La curva in blu rappresenta la popolazione con i dati del 2019.
Il confronto fra la popolazione al 2019 e la popolazione al 1974, da' luogo alla curva rossa.
Quasi il 50 % degli 80enni attualmente in vita lo deve al progresso medico degli ultimi 45 anni. Ritengo che pochi si rendono conto di ciò.
Una misura più diretta del progresso è data dalla riduzione di mortalità del 1974 al 2019.
Al primo anno di vita e' stata di oltre un fattore 8. e si mantenuta sopra un fattore 2 fino a 75 anni, anche a 95 anni quando ormai l'invecchiamento ha colpito tutti gli organi si è avuto ancora un miglioramento apprezzabile.
Mortalità negli anni.
A parte qualche anno, la mortalità decresce sempre e la vita media aumenta di 0,27 anni per anno.
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