domenica 30 maggio 2021

La popolazione italiana. Implicazioni economiche

 La popolazione italiana ha avuto un periodo di aumento delle nascite, baby boom, dal 1954 al 1974.  A questo periodo e' seguito un lungo periodo di declino che e' ulteriormente accelerato a partire dal 2008. In maniera un po' arbitraria con riferimento alla sola popolazione maschile si può stimare in 2.3 milioni l'ammontare del baby boom, esattamente bilanciato dal calo successivo.

   
E' evidenziata in rosso la popolazione in pensione ed in verde la popolazione che ancora deve iniziare il proprio periodo lavorativo.

Nuovi pensionati e nuovi lavoratori
Già da un po' di anni le persone che iniziano a cercare lavoro sono in numero inferiore a quelli che vanno in pensione, ma nei prossimi anni la differenza diventa veramente grande nel 2027 andranno in pensione i nati del 1960 solo 300 mila persone dovranno rimpiazzare le 400 mila persone che vanno in pensione.
E' necessario che il sistema pensionistico non assorba tutte le risorse disponibile, deve essere portato ad essere al ripartizione: tante risorse entrano altrettante ne escono.
Fatte salve le pensioni minime, tutte le altre devono essere ridotte in proporzione ai ridotti introiti.
La minore disponibilità di lavoratori dovrebbe essere un incentivo per il miglioramento della produttività, soprattutto se vi sono sufficienti capitali da investire.
I contributi per la pensione dovrebbero essere ridotti, forse alla metà, per cercare di allineare il nostro sistema a quello degli altri paesi.
Un dato fondamentale è dato dall'andamento del mercato del lavoro.
Chiaramente non è possibile prevedere i flussi migratori, ma l'andamento della popolazione nei prossimi anni e' molto prevedibile.


Nel grafico sono mostrati gli andamenti della popolazione maschile di 19 anni per quanto riguarda i nuovi lavoratori e 67 anni per i nuovi pensionati.
Si tratta di una approssimazione molto grossolana. si entra nel mondo del lavoro più tardi, e si va in pensione  un po' prima, ma la differenza dei due flussi è così grande e le variazione cosi rapide che inevitabilmente si avrà un problema a coprire tutte i posti di lavoro lasciati liberi dai nuovi pensionati. 
Il grafico serve a dare un'idea di quanto grande sia il problema.
Nei prossimi 20 anni ben 18.4 milioni di persone compiranno 67 anni, e solo 12.4 milioni compiranno 20 anni.

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