domenica 19 giugno 2022

Invecchiamento ed omeostasi

 L'omeostasi e' la capacita' del corpo a mantenere i vari parametri fisiologici al livello ottimale per la vita. Le grandezze regolate sono moltissime.
La temperatura del corpo, il livello di idratazione, il livello di ossigeno nel sangue, il livello dello zucchero, la concentrazione degli elettroliti nel sangue, la pressione sanguigna etc.
Come in tutti i sistemi di controllo si hanno dei sensori, degli attuatori ed un organo di elaborazione e gestione dei comandi.
Il tutto e' reso piu' complesso dal fatto che i vari organi hanno dei cicli legati al ciclo circadiano.
Il centro di controllo più importante e' nell'ipotalamo.
Con l'invecchiamento non solo andiamo piu' adagio, facciamo tutto piu' lentamente, perdiamo muscoli, ma anche il nostro cervello perde volume e funzionalita' al ritmo medio di 1.4% per anno a partire dai 50 anni, cio' in condizione fisiologiche ottimali, senza malattie.

Se si guardano i dati dello smart-watch, che indossiamo, dopo i 60 anni non occorre molto per cogliere le variazioni: dalla capacità' aerobica al tempo di volo, se facciamo qualche corsa.
Il ciclo circadiano diventa confuso, il tempo di recupero dopo sforzo aumenta
Le societa' come Google, Apple Garmin hanno milioni di dati e quanto prima la fisiologia umana sara' meglio conosciuto. Avremo presto Fisiologia 2.0.

Una prova banale per la misura dell'invecchiamento e' la prova di equilibrio su una gamba.
I dati dell'articolo del link si riferiscono ad oltre mille soggetti.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3415179/
La figura sotto e' un overlay fra i dati dell'articolo e delle semplici elaborazioni per ricavare un dato numerico sul ritmo dell'invecchiamento.

Osserviamo che:
- bisogna superare i 10 anni per avere un buon controllo dell'equilibrio,
- fino a quasi 60 anni molti possono mantenere l'equilibrio oltre i 2 minuti,
- dai 15 ai 58 anni tutti superano i 30 secondi,
- a partire dai 50 anni inizia un degrado di 1,35+/- .65 secondi per anno  con riferimento a 120 secondi,
- a 70 anni nessuno riesce a rimanere in equilibrio oltre un minuto.
Se si chiudono gli occhi la situazione diventa drammatica.

In questo caso occorre fare riferimento solo ai muscoli propriocettori e per molti il degrado inizia addirittura a 20 anni.
La velocita' di degrado e' 3.5+/- .5 secondi per anno.
Malgrado cio' qualche 80enne riesce a raggiungere i 20 secondi.
Fate le prove e non scoraggiatevi, se va male ci si puo' consolare con un buon pranzo.
Purché non abbia rallentato anche la produzione di bile.

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