Chiaramente non siamo a tanto da poter fare dei confronti.
La situazione attuale tuttavia ha tuttavia elementi di grande incertezza.
La guerra in Ucraina, l'inflazione, la fine della globalizzazione, il nascente problema energetico sono tutti elementi che implicano grandi rischi.
La fine della globalizzazione ha forse un inizio che precede le iniziative di Trump sulla guerra commerciale ed e' legato in gran parte alla non accettazione del rapido sviluppo economico e politico della Cina. Questo e' quasi sicuramente un grande elemento di rottura con il recente passato.
In molti campi la globalizzazione era praticamente completa, vedi lo sviluppo asintotico della microelettronica, Adesso i vari protagonisti dello sviluppo, sia cinesi che occidentali, si ritrovano con meta' del mondo.
Altro elemento duraturo sarà l'armamento di molte nazioni a partire dalla Germania.
La guerra inoltre ha messo in evidenza come ancora lo sviluppo sia legato ai combustibili fossili e come di poco peso siano ancora le azioni di supporto alle energie rinnovabili.
Per cio' che riguarda l'inflazione sono sicuro che le varie banche centrali riusciranno a superare la crisi momentanea.
Discorso a parte e' l'idiozia del Brexit.
Ecco comunque tre grafici che spero siano chiari per conto proprio.
Sono resi possibili dall'uso di un filtro binomiale di lunghezza variabile, altrimenti i dati sarebbero troppo rumorosi per essere intellegibili.
L'indice di borsa ha impiegato ben due 22 anni per ritornare ai valori dei 1928.
Da tenere presente che le societa' dell'indice cambiano negli anni. Quelle che vanno peggio escono e subentrano altre. Per capire meglio l'impatto della grande depressioni occorre scendere a livello delle singole societa'
Cosa vuol dire questo? Che i ricchi diventano sempre piu' ricchi?
Credo vuol dire semplicemente che lo sviluppo economico, che misurato dal PIL e' stato inferiore
al 4 % per anno e' trainato dal successo delle grosse societa' che sono in grado di aumentare il loro valore ad un ritmo ben superiore: lo sviluppo e' in mano dei CEO in grado di creare valore.
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