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lunedì 17 ottobre 2022

La borsa e la crisi attuale



Il grafico sopra mostra 125 anni della borsa americana.
I pallini gialli indicano gli anni di crisi (calo dell'indice di borsa maggiore del 20 %).
Dalla fine della seconda guerra mondiale si sono avute solo tre crisi, quella degli anni 1970, la crisi del 2000 e quella del 2008. La crisi degli anni 70 fu sicuramente la piu' rilevante per la difficolta' dei vari governi di fronteggiare la grande inflazione, la stagnazione economica e la nuova situazione energetica, con i paesi arabi consapevoli della nuova opportunita' offerta loro dalla trasformazione degli Stati Uniti da paese esportatore di petrolio a paese importatore.
Nel periodo dal 1890 alla fine della seconda guerra mondiale la gestione dell'economia non era molto sofisticata. La cattiva gestione della Grande Depressione del 1929 ne fu una delle conseguenze.
Dal 1900 al 1940, cioe' in 40 anni l'indice di borsa e' raddoppiato, nei 30 anni successivi e' aumentato di ben 8 volte, nei 40 anni dal 1980 al 2020 e' aumentato di ben 32 volte, cioe' un raddoppio ogni 8 anni.
La crisi iniziata adesso e' sicuramente paragonabile a quella degli anni 70 e per l'Europa le prospettive sono sicuramente peggiori.
Ancora una volta e' il problema energetico a ricoprire il ruolo piu' importante, ma questa volta gli Stati Uniti sono in posizione avvantaggiata.
Sul mercato interno infatti in America i prezzi sono praticamente inalterati, mentre l'Europa importa a prezzi 4 volte maggiori.
Si paga anche il prezzo di confondere i pii desideri con la realta'.
Olanda non consente di usare i giacimenti disponibili, in Germania si hanno perplessita' a mantenere operative le centrali nucleari disponibili, in Italia non si vuole utilizzare quanto disponibile nell'Adriatico, lasciando la disponibilita' alla Croazia, in Inghilterra viene eletto primo ministro un candidato che mostra chiaramente di ignorare gli elementi basilari dell'economia. 
In mancanza di una chiara e decisa politica energetica la crisi sicuramente continuerà anche il prossimo anno e minaccia di diventare peggiore di quella degli anni 70.

 

martedì 10 maggio 2022

Confronto indici di borsa dal 2/5/2016 al 6/5/2022

 L'andamento della borsa e 'determinato dall'andamento economico ed al benessere della nazione.
Basta pensare alla Grande Depressione del 1929/1934.

Notare che la coda e' per caffe con briosce (da Enciclopedia Britannica)
Abbiamo anche esempi vicini a noi, come la crisi del 2008, la successiva crisi dello spread e la recente crisi del Covid. Purtroppo attualmente vi sono in evoluzione molti problemi.

A partire dall'anno del Brexit, 2016, confronteremo la borsa inglese con quella italiana e quella degli Stati Uniti. Per tenere conto delle oscillazione del cambio, gli indici saranno riportati tutti in dollari.
L'andamente dell'indice di borsa e' caratterizzato da caotico andamento giornaliero e dalla variazione che via via si accumula,
Per ottenere dei grafici comprensibili e' necessaria un po' di elaborazione, che tralascio di discutere.

Ecco l'indice americano.


Le grandezze rappresentate nei negli assi sono legate dal fatto che l'indice non e' altro che l'integrale delle variazioni, questo fatto comporta che i cicli sono percorsi in senso orario.
Ogni punto rappresenta una settimana, l'inizio di ogni trimestre e' indicato dal pallino giallo.
Il grande loop e' il ciclo del Covid: l'inizio del ciclo corrisponde quasi all'inizio del 2020.
La settimana con indice 170 e rendimento circa zero segna l'inizio del grande ciclo.
Ma gia' prima della fine del trimestre la borsa comincia la correzione sia pure dopo tre settimane di grosse perdite

Il ciclo attuale ha inizio con la fine dell'anno, ben prima della guerra in Ucraina.
La crisi attuale e' stata preceduta da quasi due anni di crescita notevole.
Il 2018 presenta un andamento veramente complesso, ma l'unico anno con una leggera perdita e' solo il 2020.
Ecco invece la borsa di Londra.
Si sono lasciate le stesse scale per facilitare il confronto.
In pratica dall'anno del Brexit l'Inghilterra non va bene.
Per consentire di seguire i vari cicli, ecco lo stesso grafico con scale adequate.

Negli anni prima del Covid, dal referendum per il Brexit ad aprile 2019, l'indice di borsa dopo aver toccato quota 122, e' sceso a 112. Dopo una modesta ripresa adesso e' ancora a 112.
L'andamento della borsa di Londra e' orrendo e difficile da spiegare.

Se il confronto di FTSE e DJIA puo' sembrare eccessivo, ecco il confronto con l'Italia.


Chiaramente attualmente l'Italia ha maggiori difficolta' delle altre nazioni a causa della dipendenza energetica.
Ricordo che sia il MIB che FTSE sono stati valutati in dollari per tenere in conto le fluttuazioni del cambio.

Conclusione
E' una sorpresa quanto meglio stava andando l'Italia rispetto all'Inghlterra.
Il Brexit e' un grande errore la cui portata non e' ben apprezzata.
Gli indici di borsa nei sei anni considerati sono cresciuti ad 100, valore di riferimento. a:
- DJIA    203 pari ad una crescita 12.5 % per anno
- MIB     130                                   4.5 % per anno
- FTSE   110.                                  1.6 % per anno.
Differenze enormi, tuttavia la crisi attuale e' ancora agli inizi.





martedì 19 aprile 2022

Il momento attuale e la grande depressione

 Chiaramente non siamo a tanto da poter fare dei confronti.
La situazione attuale tuttavia ha tuttavia elementi di grande incertezza.
La guerra in Ucraina, l'inflazione, la fine della globalizzazione, il nascente problema energetico sono tutti elementi che implicano grandi rischi.
La fine della globalizzazione ha forse un inizio che precede le iniziative di Trump sulla guerra commerciale ed e' legato in gran parte alla non accettazione del rapido sviluppo economico e politico della Cina. Questo e' quasi sicuramente un grande elemento di rottura con il recente passato.
In molti campi la globalizzazione era praticamente completa, vedi lo sviluppo asintotico della microelettronica, Adesso i vari protagonisti dello sviluppo, sia cinesi che occidentali, si ritrovano con meta' del mondo.
Altro elemento duraturo sarà l'armamento di molte nazioni a partire dalla Germania.
La guerra inoltre ha messo in evidenza come ancora lo sviluppo sia legato ai combustibili fossili e come di poco peso siano ancora le azioni di supporto alle energie rinnovabili.
Per cio' che riguarda l'inflazione sono sicuro che le varie banche centrali riusciranno a superare la crisi momentanea.
Discorso a parte e' l'idiozia del Brexit.

Ecco comunque tre grafici che spero siano chiari per conto proprio.
Sono resi possibili dall'uso di un filtro binomiale di lunghezza variabile, altrimenti i dati sarebbero troppo rumorosi per essere intellegibili.

Da notare come le due guerre mondiali abbiano avuto sull'indice di borsa un effetto ben piu' piccolo della grande depressione.
L'indice di borsa ha impiegato ben due 22 anni per ritornare ai valori dei 1928.
Da tenere presente che le societa' dell'indice cambiano negli anni. Quelle che vanno peggio escono e subentrano altre. Per capire meglio l'impatto della grande depressioni occorre scendere a livello delle singole societa'


Da notare cone le crisi siano brevi ed i periodo di sviluppo eccezionale  di maggiore impatto.

Da notare come la crescita "normale" sia del 10 % per anno.
Cosa vuol dire questo?  Che i ricchi diventano sempre piu' ricchi?
Credo vuol dire semplicemente che lo sviluppo economico, che misurato dal PIL e' stato inferiore
al 4 % per anno e' trainato dal successo delle grosse societa' che sono in grado di aumentare il loro valore ad un ritmo ben superiore: lo sviluppo e' in mano dei CEO in grado di creare valore.



domenica 27 luglio 2014

Andamento del mercato azionario in USA

Bill Gross e gli investimenti in bonds

Scopo del lavoro è quello di trovare qualche caratteristica che consenta di fare delle previsioni [1] sull’evoluzione del mercato.
Chiaramente è del tutto impossibile fare delle previsione con dei dati chiusi, cioè senza metterli in relazione con i parametri che li influenzano, primo fra tutti la disponibilità di risorse finanziarie, sia interne al sistema (distribuzione di dividendi) che esterna (Quantitative Easing, cioè l’immissione nel mercato di nuova moneta da parte delle banche centrali).
Il grafico seguente

Per far questo ho provato ad utilizzare una evoluzione dei filtri di Kalman, che ho sviluppato per lo studio dei cicli di mercato dei semiconduttori, ancora non ben documentata. L’artificio principale è quello di aumentare la banda passante nei punti via via che ci si avvicina all’inizio o alla fine dei dati. Comunque mi riprometto di documentare la tecnica sviluppata.
Altro punto importante è quello di considerare i dati dell’andamento giornaliero del mercato come isolati.
Per eliminare il tempo si utilizza lo stesso artificio utilizzato in termodinamica per i diagrammi di fase: ciò metto i dati in relazione alla loro derivata[2].
Una difficoltà è quella di avere i dati in forma digitale, per il momento l’unica fonte gratuita è la Federal Reserve Economic Data, che tuttavia dà i dati giornalieri solo per gli ultimi 10 anni. Ecco il risultato

Il grafico non sarebbe per niente visibile senza un buon filtro, per togliere le variazioni non significative.
Per come è costruito, il grafico va percorso in senso orario.
La prima cosa da notare è che i dati del 2010 sono praticamente coincidenti con quelli del 2004, che segna la fine del ciclo iniziato alla fine del 2000. Da notare che dopo un solo anno di crescita molto forte, il 2006, ha inizio il grande ciclo della recessione, finita nel 2010. In 5 anni l’indice di borsa si è portato da quota 10500 a quota 17000.
Alla crescita della valorizzazione della borsa ( quasi il 12% per anno) è ben maggiore del miglioramento dei parametri fondamentali delle società quotate.

[1] Credo invece che si possa dimostrare la non prevedibilità delle crisi.
Alla pari della matematica dove Godel ha dimostrato che in sistema coerente esistono delle proposizioni che non possono essere dimostrate né vere né false o della fisica dove il principio di indeterminazione di Heisenberg che impone un limite alle precisione di grandezze coniugate, così l’evoluzione di sistemi complessi non è prevedibile perché di fatto il sistema non è mai chiuso, per cui vi sono cause esterne che rendono l’evoluzione non sempre prevedibile.
[2] Nella scelta di un azione su cui investire un metodo semplice è quello di confortarne l’andamento con quello dell’indice della borsa, occorre tuttavia liberarsi della data di riferimento.