sabato 6 agosto 2022

Competizione fra le Nazioni, i cambi











Il grafico sopra mostra l'andamento negli ultimi dieci anni del cambio dell'euro e della sterlina rispetto al dollaro. La scala e' logaritmica cosi per ogni ascissa la differenza delle ordinate delle due curve si legge in percentuale, l'unita' vale il 10 %, i cambi sono stati normalizzati al loro valore medio.
Nel corso dei dieci anni considerati la sterlina si deprezzata del 28 % ed l'euro del 25 %, valori molto grandi, che devono far riflettere. Si noti inoltre la rilevante perdita negli ultimi 5~6 trimestri.

Le varie nazioni si impegnano in vari campi: per il benessere dei propri cittadini: la cura della salute, che nessuno sia privo di mezzi per vivere, nell'edicazione, nello sviluppo del benessere, nella promozione dell'innovazione, nella amministrazione della giustizia, nella sicurezza etc.

Il risultato e' diverso nei vari campi.
In America risulta difficile evitare le morti violente per via della diffusione delle armi da fuoco, in Italia risulta difficile assicurare la piena occupazione e dar spazio all'innovazione, in Inghilterra si hanno problemi nella gestione del sistema sanitario.
Gli indicatori sonno molteplici, quello dei cambi e' poco utilizzato.
Tuttavia non manca quasi una conferenza sugli andamenti trimestrali delle societa' quotate in borsa in cui non si discuta degli effetti del cambio.

Mentre c'e' accordo sul peso di un chilo o sulla lunghezza di un metro, non vi e' accordo sulla misura della ricchezza o sul valore delle merci. Manca un'unita' di misura universalmente accettata.
Ogni nazione vuole gestire la propria moneta.
Ma le varie nazioni hanno uno sviluppo diverso, le loro produttivita' cambiano.
La moneta serve per gli scambi commerciali interni e quelli fra le varie nazioni che attualmente rappresentano il 20% degli scambi totali.
Se una nazione e' meno efficiente, deve accettare che il cambio della propria valuta si adegui alla cambiata produttivita'.

Il Brexit.
Da notare come prima del giugno 2016, data del Brexit, l'Inghilterra andava meglio dell'Europa, dopo la situazione si e' capovolta. Adesso purtroppo la crisi energetica sta ripareggiando la situazione. 
Tuttavia nei dieci anni considerati il PIL dell'Inghilterra, misurato a parita' di potere di acquisto, e' cresciuto del 3 % in meno rispetto alla zona Euro.

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