martedì 14 dicembre 2021

Mortalità di coorte

 Il progresso medico riduce la mortalità anno dopo anno, la misura del progresso e' data mortalita' per ogni anno di età rilevato ogni anno. Al momento si hanno quasi 50 anni di dati della mortalità, dalla nascita fino ad oltre 110 anni.


Nel grafico sopra sono considerate le età da 72 a 90 anni, curve con pallini.
Si osservi come a 72 anni in poco piu' di 25 anni la mortalità si e' dimezzata.
A 80 anni servono quasi 50 anni, a 90 la mortalita' si dimezza in 75 anni.
Il progresso non e' tuttavia uniforme, in alcuni tratti la mortalità invece di ridursi aumenta.
Se consideriamo la curva degli 80 anni, pallini gialli grandi, il dato del 1974 si riferisce ai nati del 1894, il dato del 1980 ai nati del 1900.
Le curve continue collegano tutti i punti generati dalla stessa coorte.
La curva in rosso e' relativa ai nati del 1917, quella in blu ai nati nel 1942.
E' evidente che alcune coorte hanno una mortalita' anomala per tutte le eta' considerate.
Queste coorti hanno tutti gli anni una mortalita' piu' alta delle coorte vicine, per cui finiscono per avere un'aspettativa di vita minore.
In particolare la coorte nata nel 1917 ha avuto una aspettativa di vita quasi due anni inferiore di quanto ci si poteva aspettare per l'andamento generale della mortalita'.
Adesso il Covid finira' per alterare almeno 5 anni di dati.
La stress uccide
La ragione dell'anomalia e' l'effetto dello stress della madre durante lo sviluppo del feto.
Lo stress causa la metilazione del DNA, cioe' dei gruppi metile si associano al DNA.
I danni nel DNA si mantiene per tutta la vita causando difetti che finiscono per accorciare la vita. 
(da conpletare)

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