sabato 30 gennaio 2021

Il vaccino e l'Europa

La diatriba dei vaccini sta danneggiando l'immagine dell'Europa, almeno in Inghilterra. Soprattutto per il cattivo servizio di informazione fatto dai giornali. Sembra che Boris Johnson sia in grado di fare tutto, mentre l'Europa fa solo casini. Il confronto è veramente sleale. Giornali e televisione parlano soltanto degli aspetti esterni dalla disputa e delle persone vaccinate. Delle situazioni alla base del problema non se ne parla. Rese, capacità' attuali di produzione, controlli, impegni presi non se ne fa cenno. Risulta anche difficile trovare l'informazioni. L'Europa cerca di rispettare le procedure, che in effetti sono molto importanti, sia per l'approvazione del vaccino che per la qualifica dei stabilimenti di produzione.

A dicembre Pfeiffer su 70 milioni di dosi prodotte ne ha dovuto scartare 37 milioni. In questo modo e' andata in delinquency, cioè in ritardo sulle consegne.

In ST grandi risorse sono dedicate al processo di qualifica ed alla garanzia della qualità. C'è totale trasparenza delle procedure seguite per rendere i processi ripetibili. Il clienti hanno accesso allo stabilimento ed alle procedure. C'è completa fiducia reciproca nel rispetto delle regole e della segretezza.

 Questo fa risparmiare tempo e risorse contribuendo alla creazione di valore per ST e per i clienti. Quelli più esigenti richiedono la qualifica in due stabilimenti. Gli incidenti tuttavia accadono. Sarebbe istruttivo ed educativo per tutti se si potesse rivedere in azione l'ing. Castorina nei casi del genere.

E' molto difficile nel buio delle informazioni dare dei giudizi. Di due cose sono certo: fra gli uomini ed i chip, questi ultimi sono trattati con molta più attenzione. La seconda cosa è sicuramente si può' fare di meglio. Ma io sono sempre invidioso del lavoro degli altri...

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