domenica 22 maggio 2022

Popolazione e costo della sanita'

Il costo della sanita' e' determinato, in maniera piuttosto puntuale, da un documento governativo emesso ogni anno attorno ad agosto.
Gran parte della spesa prevista, 122 miliardi di euro per il  2022, e' ripartita fra le regioni tenendo conto principalmente della popolazione, o in maniera generica o per fasce di eta'.
Con l'eta' aumenta la mortalita' ed anche la prevalenza delle malattie.
Il costo delle ospedalizzazioni e' un ottimo indicatore dell'insorgenza delle malattie.

La maggior parte della spesa, il 44%, e' assorbita dal sistema ospedaliero.
Utilizzando i valori indicati e ripartendo tutta la spesa secondo le fasce di eta' indicate, si puo' derivare una partizione per singolo anno.
Si osservi il picco di spesa dalla nascita ad un anno di eta', la ridottissima spesa in eta' pediatrica ed il grande aumento della spesa a partire dai 45 anni.
Tra la ottima salute, l'ospedalizzazione ed il decesso si e' un continuo di stadi diversi di morbosita', ricoveri e decessi. Diventa significativo il confronto fra decessi e costo della sanita'


Chiaramente i costi della sanita' seguono piu' l'andamento dei decessi che quello della popolazione.

Vi e' tuttavia una notevole diversita' nella rapidita' degli incrementi fra la prevalenza delle malattie e quindi dai costi della sanita' e l'aumento della mortalita' con il crescere degli anni,

La curva in nero rappresenta l'andamento della mortalita' con l'eta':raddoppia ogni 7.5 anno di incremento di eta'.
La prevalenza delle malattie segue invece la curva rossa, un raddoppio ogni 10 anni.
Questo diverso andamento e' quindi congruente con il fatto che in giovane eta' ci si ammala anche, ma la probabilità' di morire e' molto piu' ridotta che se ci si ammala in eta' piu' avanzata.
A partire dagli ottanta anni i costi della sanita' per persona non aumentano piu', emerge la popolazione longeva, quella che gode di migliore salute.

Qualche considerazione sulla popolazione italiana.
La popolazione italiana ha una struttura della popolazione unica, per la consistenza e durata del boom delle nascite durante il miracolo economico.
Nessuno dei paesi europei, ne' l'America, ne' il Giappone ha una struttura simile.
Nel 1974 i nati sono stati oltre un milione.

I pallini rappresentano i dati attuali, le curve continue rappresentano la popolazione normalizzata che piu' somiglia ai dati reali. 
La popolazione normalizzata e' data da un numero di nascite costante e dalla mortalita' uguale all'anno considerato.
Da notare le discrepanze fra i decessi attuali del 2019 e quelli previsti dalla popolazione normalizzata.
La notevole differenza di decessi di 88enni rispetto agli 89enni e' dovuta alla legge sul celibato del 1927 che negli anni successivi causo' un effimero boom delle nascite. Adesso le coorte in questione si sono praticamente estinte,
I minori decessi a partire dai 90 anni sono dovuti al fatto che la popolazione normalizzato prevede la mortalita' attuale ben piu' bassa della mortalita' che gli attuali 90enni hanno dovuto superare.

Conclusioni.
Il costo della sanita'  e' uguale al fatturato combinato di Enel, Eni e GSE (gestore servizi energetici), che sono le tre maggiori aziende in Italia
Le prime coorti del baby boom, quelle nate dal 1954 nati sono gia' nella parte della curva a  costi crescenti. La corte con il maggior di nati, quella del 1974, fra pochi anni iniziera' anch'essa la fase crescente dei costi.
O la spesa sanitaria aumenta in relazione all'invecchiamento o si avra' un reale carenza sanitaria, a meno di non migliorare rapidamente la salute degli italiani e l'efficienza del sistema sanitario.



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