sabato 4 luglio 2015

Il debito greco

(alla vigilia del referendum)
Ieri la BBC ha ospitato Mario Monti per un’intervista sul soggetto
Il prof Monti  è stato molto chiaro nel condannare l’indizione del referendum, definendo cinica l’azione.
Dopo aver messo in evidenza la difficoltà della scelta ha chiaramente espresso l’opinione che la scelta migliore dovrebbe essere  il si.
Il premio Nobel Joseph Stigiltz su Guardian ha espresso un’opinione diametralmente opposta, pur concordando nella difficoltà della scelta a cui sono costretti i Greci.
Stabilire i fatti non è per niente semplice.
Il sito ufficiale di statistica del governo greco è in greco, comunque con l’aiuto di Google translator mi è stato possibile trovare il bilancio espresso in circa 220 righe. Il risultato che ho ottenuto può essere riassunto dal seguente grafico:

Sono evidenti due dati: la riduzione della spesa nei 5 anni dall’inizio della crisi è stata quasi del 30 %, mentre l’incasso è rimasto costante malgrado nello stesso periodo il PIL si è ridotto del 20%.
Gli interessi pagati sono particolmente bassi: in totale 1.8 % del debito cioè meno di 6 B€, quindi di fatto non solo non si pagano gli interessi ma sono necessari altri finanziamenti per bilanciare il deficit.

La Troika

Viene ritenuta responsabile delle difficoltà in cui si dibattono i greci ma di fatto si è sostituita ai creditori privati offrendo condizioni particolarmente favorevoli.
Il fondo di Stabilità richiede interessi del pari all’Euribor a tre mesi più lo .5%, quindi attualmente sololo .5 %.



IMF invece richiede tassi del 3.5%.
La Grecia ha recentemente contratto debitii sul mercato libero  al 6% di interesse.
Ecco la partizione aggiornata del debito.

Da notare l’esposizione dell’Italia, ben 37 B€ .

Esborsi reali e promesse


I pagamenti previsti

La situazione attuale è sicuramente peggiore.

I termini del referendum

I creditori privati sono stati sostituiti da enti internazionali, che alla fine scaricano il dedito su una comunità più ampia, ma è chiaro che la Grecia non può pagare il debito.
Anche se la Troika accettasse la proposta della riduzione del debito del 50 %, la Grecia ha ancora bisogno di finanziamenti.
Credo che quanto escogitato da Mussolini sia più efficace:
- rendere il debito irredimibile, cioè non pagare i debiti,
- stabilire la rendita ellenica
.
Ma introdurrei una modifica: invece del 5 % della rendita Italiana o del 3.5 del rendimento del prestito littorio, il rendimento legato alla crescita del PIL (la Fornero insegna).
Inoltre farei un prestito forzoso pagando un quota degli stipendi, pari alla percentuale di deficit in titoli di stato irredimibili e con rendimento pari, come anticipato, alla crescita del PIL
Il pareggio di bilancio sarebbe automatico.

Francamente non vorrei essere nei panni di Tsipras né in quelli di un Greco, ma se dovessi votare voterei per il NO


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