giovedì 29 dicembre 2022

Biologia in Italia, h-index

La biologia e' la base  della fisiologia e della industria farmaceutica, pertanto ha un posto molto importante per il progresso dell'umanita'.
Osservare la biologia in Italia solo guardando le pubblicazioni e le citazioni e' molto riduttivo, ma avere qualche misura in mente e' meglio che niente.
H-index e numero di citazioni in biologia, per lavora in fisica o in ingegneria, ha delle sorprese.
Se pensate di spendere molto tempo a documentare il vostro lavoro, i grafici seguenti vi faranno ricredere.



L'h-index viene ampiamente usato per valutare l'attivita' di ricerca, ma ha molte limitazioni, una e' la dipendenza dal campo di attivita'.

I dati sono presi dal sito
https://www.topitalianscientists.org/TIS_HTML/Top_Italian_Scientists_Biomedical_Sciences.htm
Io mi sono limitato a fare i grafici. Per chi fosse interessato posso fare altre elaborazioni.

Per riferimento ho aggiunto i dati di medicina, fisica, ingegneria e matematica.

La prima sorpresa e' il numero di ricercatori con h-index elevato: ben 124 hanno un h-index maggiore di 100 ed oltre mille superarono la soglia di 50.

La partizione per Universita'/Istituto mostra la grande prevalenza delle Universita' del Nord, Tuttavia i dati per Catania non sono eccessivamente negativi.
Sicuramente il CNR e' in migliore posizioni, ma occorrerebbe controllare troppe affiliazioni.

Il numero di ricercatori eccellenti e' notevole.
Un maggiore coordinamento consentirebbe il raggiungimento di obbiettivi di grande interesse, ma cio' dipende attualmente dalla volonta' dei singoli. I programmi europei dovrebbero essere potenziati e promossi gli scambi di sede provvisori.
Per chi e' ancora in corsa ecco la relazione fra citazioni e h-index.


Molto interessante il ranking per citazioni.



Chiaramente in biologia ed medicina operano molto piu' ricercatori che in fisica o in ingegneria e si pubblica molto di piu'.
Il migliore matematico ha un h-index relativamente modesto.

In Italia abbiamo oltre 100 ricercatori con piu' di 50 mila citazione.
Ed ecco la partizione per Universita'.

E' evidente che le citazioni seguono una distribuzione di Pareto ed, a parte Padova, le varie sedi riportate sono molto simili. E' stata riportata Catania come esempio di una sede piccola, chiaramente in una distribuzione di Pareto la dimensione del gruppo e' il parametro piu' importante per determinare la distribuzione delle citazioni tra i componenti del gruppo.

martedì 13 dicembre 2022

Gas, carbone e cambiamento climatico

Il carbone sta avendo un suo momento di gloria con il prezzo alle stelle e la posticipazione della chiusura delle centrali a carbone in tutta Europa.

Immagine da Statista.
L'aumento del prezzo del carbone e' maggiore di quello del gas!
Di fatto l'uso del carbone e' molto piu' intenso di quanto comunemente si crede.
Al momento l'uso del carbone e' ancora molto grande.


L'immagine e' presa da Our world in data.

Una differenza fondamentale tra gas e carbone.
Il carbone costituito quasi interamente da atomi di carbone.
Ogni atomo di carbonio si lega ad una molecola di ossigeno creando energia e CO2.
Il gas invece e' costituito da molecole di CH4, cioe' carbonio ed idrogeno per cui nella combustione non solo si brucia il carbonio, ma si brucia anche l'idrogeno generando acqua H2O, quindi a parita' di CO2 con il gas viene prodotta molta piu' energia.
Una moderna centrale a gas genera il 60 % meno CO2 di una tipica centrale a carbone.
Il gas a seguito dell'introduzione della tecnica del fracturing ha avuto una drastica riduzione di prezzo, tuttavia il carbone ha in molte circostanze un vantaggio per il trasporto.
Ne consegue che anche paesi con un buon impegno verso la sostenibilita' ambientale stanno ancora pianificando la costruzione di centrali elettriche a carbone.

Immagine dal sito di IEA.
In blu chiaro la Cina poi l'India, l'Indonesia in verde.
Gli Stati Uniti sono in giallo, quindi hanno soltanto dismesso centrali a carbone.
Per avere un riferimento numerico nel 2021 sono stati avviati impianti solari per 168 GWatt.
Un impianto solare produce energia per meno di 2000 ore, per anno, mentre una centrale termica supera le 8000 ore, per cui anche attualmente aumentano piu' le centrale a carbone che gli impianti solari.
La situazione cambiera' forse gia' dal prossimo anno, poiche' il solare e' in crescita mentre i nuovi impianti a carbone sono stazionari.
Conclusioni
L'intreccio fra sviluppo e cambiamento e' veramente complesso, l'Europa sta facendo molto: dal 1990 al 2021 ha ridotto le proprie emissioni di CO2 del 27%, ma le emissioni globali sono aumentate del 68%.
Sfortunatamente al momento le nazioni ricche sono meno minacciate dal cambiamento climatico e mancano azioni concrete per frenare le emissioni in maniera efficace.
Anche se non riconosciuto al momento attuale e' il fracking che ha contribuito di piu' al rallentamento. Basta pensare a tutte le centrali che sono state convertite da carbone a gas.
Questo grafico da Statista ne da' qualche evidenza, il sensibile rallentamento delle emissioni da 2012 corrisponde infatti con il boom del gas causato dall'avvento del fracking.